Avevamo iniziato un percorso particolare con un gruppo di persone speciali.
Alcuni nostri genitori/dirigenti si sono resi disponibili per aiutarli a divertirsi con il nostro sport.
Poi la pandemia ci ha bloccato e non ha più permesso ai nostri “amici” di venire al campo, ma li aspettiamo…
Ecco l’invito di uno dei nostri dirigenti, Francesco Favata:
“Nello sport non potrà mai esistere un momento uguale ad un altro, così come i nostri ragazzi: unici, ciascuno a modo suo. Il diritto alla bellezza e l’innata propensione d’ogni essere umano verso il benessere si fondono insieme nella relazione, universalizzandosi, superando le barriere che usualmente distinguono gli uomini, per migliorarne la qualità della vita e valorizzare le loro specificità. Tutti insieme torneremo a divertirci al campo, parlando, ridendo e giocando, a fare la merenda a fine partita… il momento più atteso che rende l’accessibilità trasparente nella condivisione”.